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Cavallo andaluso, cavallo arabo e tanti altri: un mondo tutto da scoprire

Pubblicato il31/05/2022

Le razze di cavallo e le declinazioni di questo meraviglioso animale

Questa è una storia iniziata più di 50 milioni di anni fa, che vede il cavallo come nostro compagno di vita vicino a noi nelle più svariate attività: da quelle legate all'agricoltura a quelle belliche, passando per lo svago fino alla pura competizione ludica e sportiva.

Il cavallo domestico è un mammifero perissodattilo di media-grande taglia che appartiene alla famiglia degli Equidi, con l'addomesticamento si è poi distinto dal cavallo selvatico di cui viene considerato una sottospecie. Parlare di cavallo domestico nonostante tutto però risulta molto vago, visto le particolari caratteristiche che ognuno di loro ha assunto grazie alle differenziazioni delle razze.

La maggior parte degli studiosi ipotizza che le razze potessero essere in partenza soltanto 4, due tipologie di pony e due di cavallo, tutte molto forti e resistenti. Incrociando queste tipologie nacquero le varie razze equine selezionate dall'uomo in modo tale da adempiere ai diversi ruoli che il cavallo ha avuto nella storia e nella società.

Questo articolo vuole offrire una panoramica riassuntiva di alcune delle principali razze e delle loro caratteristiche.

La classificazione delle razze di cavalli

Le razze di cavalli sono classificate secondo diversi criteri. Una delle più utilizzate suddivide i cavalli in cavalli da sella, cavalli da tiro e cavalli da corsa. Un'altra suddivisione invece prende in considerazione altre caratteristiche, distinguendo i cavalli a sangue caldo, quelli a sangue freddo ed i pony.
Infine, le razze sono ripartite in tre categorie che identificano invece come differenziali le caratteristiche fisiche:

  • Cavalli brachimorfi: Sono cavalli dalla struttura massiccia e dalla muscolatura sviluppata. Non particolarmente veloci ma molto forti e dal carattere mansueto. Sono cavalli adatti al lavoro agricolo ed al tiro (ormai non più necessario) di carrozze. Tra queste razze spicca ad esempio il Cavallo Belga.
  • Cavalli mesomorfi: Più esili e slanciati dei precedenti e caratterizzati da un carattere vivace. Adatti alla velocità proprio per via della loro struttura leggera; tra queste razze meritano di essere citati il Cavallo Arabo ed il Purosangue Portoghese.
  • Cavalli dolicomorfi: Questi cavalli sono una perfetta via di mezzo tra i due precedenti e vengono chiamati cavalli “tuttofare”. In questa categoria vanno citati il Cavallo Murgese, il Cavallo Andaluso, il Cavallo Appaloosa, il Cavallo Berbero ed il Lusitano.

Il Cavallo Belga da Tiro

Detto anche Bramantino o Cavallo delle Fiandre, il Belga da Tiro è una delle razze considerate tipicamente europee. Dalla stazza robusta e possente si divide in tre diverse dimensioni, piccola, media e grande. La registrazione ufficiale di questa specie avviene recentemente, nel 1886 e si devono le origini di questa razza dall'incrocio tra lo Shire Inglese ed il Cavallo delle Ardenne, il mix tra questi due esemplari ha dato origine ad un cavallo resistente, robusto, mansueto e dedito al lavoro. La sua altezza varia tra i 150 ed i 170 cm con una testa piccola ed una mascella squadrata. Le gambe sono estremamente robuste e possenti, tali da consentire una falcata decisa e gli stinchi corti. Simile alla sua corporatura è il suo carattere, determinato e forte, estremamente intelligente ma anche docile e mansueto.

Il Cavallo Arabo

A fianco dell'uomo dal 3.000 a.c., inizialmente questi cavalli venivano allevati dai beduini in maniera che potremmo definire già selettiva. Oggi quando ci riferiamo a questa specie parliamo principalmente di “arabo beduino”, “arabo puro” e “razza araba”. Nel primo caso parliamo dell'arabo originario, anche lui suddiviso a sua volta in due sottocategorie, mentre quando parliamo di “arabo puro” parliamo del diretto discendente del precedente.

Per “razza araba” intendiamo cavalli di sangue orientale che hanno punti di contatto molto forti con quelli appena citati ma che posseggono anche altre influenze nel loro albero genealogico con parentele, ad esempio, legate al Cavallo Siriano, il Berbero o l'Arabo-Persiano. Il Cavallo Arabo essendo il più caratteristico dal punto di vista estetico è stato quello più utilizzato per “migliorare” le razze di tutto il mondo, e va ringraziato un italiano per l'arrivo di questo meraviglioso esemplare in Europa: parliamo di Carlo Claudio Camillo Guarmani, uno dei pionieri e scopritori della razza insieme a Lady Anne Blunt. Attualmente in Italia sono presenti più di 50 allevamenti principalmente dislocati in Sicilia, Sardegna e Lazio.

Il Cavallo Arabo ha un'altezza comprensiva tra i 145 ed i 150 cm, la sua testa è piccola ed elegante ed il suo manto, estremamente lucido, può virare dal grigio al roano. Una particolarità fisica è legata al fatto che il Cavallo Arabo possiede una vertebra in meno: questo rende la sua schiena leggermente più corta ed il suo aspetto più compatto e scattante donandogli un fisico particolarmente adatto allo sport ed in generale alla velocità. Caratterialmente testardo ma estremante leale e generoso nei confronti del proprio umano, il Cavallo Arabo ha però bisogno di polso e fermezza per essere educato.

Il Cavallo Murgese

Chiamato anche il Cavallo italiano delle Murge, vede le sue origini nel periodo della dominazione spagnola in Italia. La maggior concentrazione dei suoi allevamenti si trova appunto nelle Murge in Puglia, dove viene allevato allo strato brado in moltissime masserie.

È un cavallo di medie dimensioni con un'altezza complessiva che va dai 155 ai 165 cm di altezza. La prevalenza di questi esemplari possiede un manto morello corvino privo di macchie, e solo una piccola percentuale registrata risulta a manto grigio. Il suo corpo è estremamente armonico con le parti del corpo tutte ben proporzionate tra loro.

Due sono le caratteristiche fisiche che colpiscono maggiormente, queste sono la coda molto folta, lunga e lucente, ed il particolare sguardo limpido e molto dolce. Il suo carattere è mansueto ed ubbidiente e l'estrema malleabilità del carattere li ha resi purtroppo anche adatti alla vita circense.

Il Cavallo Andaluso

Abbiamo racconti abbastanza dettagliati all’interno del “De bello gallico” di Giulio Cesare dove l’autore si riferisce al cavallo andaluso con il termine di “Equus Ibericus”. Inizialmente si pensava che questi animali venissero dall'Africa attraverso lo stretto di Gibilterra ma più recentemente si è sviluppata un'altra ipotesi che spiegano come questa razza derivi da quella berbera ed in generale da quella araba, incrociata a sua volta con razze locali quando questi giunsero in Spagna insieme ai Mori. Gli spagnoli iniziarono a utilizzare questo cavallo nell'Alta Scuola di Cavalleria, fino al Medio Evo che li vide protagonisti indiscussi in campo militare.

Fisicamente risulta molto atletico ed elegante con spalle muscolose e petto ampio, la groppa è arrotondata, gli stinchi possenti e sviluppati e vanta tra gli zoccoli più duri e resistenti tra le varie specie con un mantello solitamente baio, morello o roano. Il carattere del Cavallo Andaluso è tra i più affettuosi, estremamente intelligente, e tra quelli che sviluppano il legame più forte e viscerale con il proprio cavaliere.

Il Cavallo Appaloosa

Il Cavallo Appaloosa è sicuramente tra i più riconoscibili grazie al particolarissimo manto a chiazze che lo rende unico nel suo genere. Usati nel cinema come “i cavalli degli indiani” ed ancor prima dai reali francesi per trainare i cocchi e carrozze, questi cavalli sono sempre stati al centro di grandi attenzioni. Dobbiamo ad una tribù di Indiani d'America dell'Oregon, i Nasi forati, la presenza di questi animali che vennero da battezzati in onore del fiume che delimitava i loro territori, il Palouse appunto. Questo cavallo è riconoscibile per il suo manto “maculato”, ma di questa razza esistono ulteriori differenziazioni in base proprio al tipo di chiazze del mantello, passiamo infatti dal maculato “leopardo”, quelli con macchie più ampie, fino al marezzato ed al brinato, quelli con un effetto “schizzato”. Il profilo fisico di questo cavallo è rettilineo con orecchie corte ed appuntite, la groppa tondeggiante e le gambe robuste. Il carattere è dolce e sensibile, ma allo stesso tempo fermo e deciso.

Il Cavallo Berbero

Anche se ormai diffuso e conosciuto in tutto il mondo, il Cavallo Berbero deve le sue origini al caldo sole africano, è nato infatti nelle aree geografiche di Algeria, Marocco e Libia. Queste zone non sono solo rocciose e montagnose, ma dal clima estremamente caldo e con la presenza di deserti perlopiù inospitali: questo ci racconta già molto delle sue caratteristiche, prima tra tutte la fortissima resistenza.

L’esordio europeo di questo cavallo risale al XVII secolo ma già nei due secoli precedenti è documentata la sua presenza in Italia dove è stato protagonista di quelle corse denominate “corse dei Berberi” e volute da Paolo II che si svolgevano lungo tutta l’attuale Via del Corso fino a Piazza Venezia. Successivamente restò utilizzato come cavallo da corsa nei palii e fu una presenza importante nella selezione del Purosangue inglese di cui è uno dei capostipiti. La sua stazza è compresa tra i 145 e i 155 cm, dalla forma longilinea, la schiena arcuata ed il collo robusto; assume varie colorazioni dal baio, al morello fino al grigio ed il carattere è nevrile e coraggioso ma capace anche di un'infinita dolcezza. È reputato tra i cavalli per eccellenza negli sport equestri, dall'equitazione al dressage.

Il Cavallo Lusitano

Il Cavallo Lusitano è un meraviglioso animale originario della Lusitania e simbolo di tutto il Portogallo. Appartiene alla categoria delle razze iberiche ed insieme al Cavallo Andaluso è particolarmente utilizzato nelle corride ed in tantissime competizioni sportive.

La sua dimensione è compresa tra i 150 ed i 165 cm con un peso che sfiora al massimo i 550 kg. Risulta un cavallo esile e longilineo ma al tempo stesso robusto e forte. La linea della schiena è breve ed il collo leggermente arcuato ed inserito in maniera armoniosa tra le spalle, inoltre è caratterizzato da due occhi molto grandi ed espressivi dal taglio tondeggiante.

Ha un carattere paziente, collaborativo e molto mansueto, questo lo ha reso perfetto per diverse discipline sportive e per la vita militare. Inoltre, il suo carattere ha fatto sì che gli venisse affiancato l'appellativo di “cavallo da compagnia”.

Questi sono piccoli approfondimenti di un mondo estremamente vasto, quello delle razze di cavalli nei secoli selezionate ed amate, che sono in realtà circa 300!

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