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Axolotl: cos'è, dove vive e cosa mangia

Pubblicato il29/06/2022

L’ axolotl è un anfibio

L’ Axolotl è un particolare anfibio originario del Messico, l' Ambystoma mexicanum, appartenente alla famiglia degli Ambistomatidi e più precisamente all'ordine degli Urodeli.
Questo anfibio è diventato di moda nell'ultimo periodo ed inizia a fare capolino anche all'interno di acquari domestici.

Cercheremo di conoscere insieme le caratteristiche di questa salamandra eccezionale e di raccontarti le sue particolarità.

L’ axolotl è una salamandra dall'aspetto particolare

Il primo esemplare fu scoperto agli inizi del XIX secolo da Alexander von Humboldt, che lo portò in Europa e, nonostante si possa pensare che questo particolare anfibio sia frutto di incroci, non è così: l'Axolotl si presenta in natura esattamente come lo vediamo.
Questo anfibio vive principalmente sott'acqua e compie il suo intero ciclo vitale nello stato larvale senza effettuare nessuna metamorfosi.

Tra i vari tratti distintivi di questo anfibio ci sono i piccoli occhi tondi e scuri, i piccoli arti e la coda orlata di pinne. Di sicuro il suo aspetto curioso è dato dalla sua testolina piatta adornata lateralmente da una corona di creste insieme alla sua bocca larga e distesa. Osservato da vicino, infatti, l'Axolotl sembra sorridere proprio grazie alla particolare forma della sua bocca e alla conformazione degli occhi che gli conferiscono un aspetto simpatico ed amichevole, facendolo sembrare uscito direttamente da un fumetto o da un cartone animato.

Un altro aspetto eccezionale di questa salamandra riguarda la sua capacità di far ricrescere organi ed arti: se infatti per una qualche ragione dovesse avvenire che questo anfibio perdesse una zampa magari a causa di un morso, questa è in grado di ricrescere autonomamente. La sua capacità “auto-rigenerativa” riguarda anche il danneggiamento di una branchia o di qualunque altra parte del suo corpo.

I colori dell' Axolotl

Solitamente è possibile trovare l'Axolotl in natura di un colore tra il grigiastro ed il nero. Le colorazioni di questa salamandra sono più variegate nei soggetti d’allevamento perché frutto di determinati incroci. Tra gli esemplari più particolari abbiamo il bianco, il beige ed il dorato, quest'ultimo chiamato comunemente Axolotl giallo. Il Wild Type presenta una pelle grigio chiaro con dei punti scuri e color rame, l’axolotl Leucistico, chiamato anche Axolotl rosa, è la tipologia sicuramente più ricercata. Viene chiamato Assantico l'Axolotl con il corpo di colore grigio ed occhi neri.

Ultimi, ma solo in questo breve approfondimento, vanno citati gli esemplari albini che presentano particolari riflessi metallici e quelli con la cosiddetta “pigmentazione arlecchino”, Axolotl bianchi dotati di cellule in grado di pigmentarsi in relazioni alle condizione ambientali e di luce e che formano così ulteriori varianti di pigmentazione.

Allevare un Axolotl

Questo anfibio in natura vive in acque dolci, fredde ed estremamente ossigenate. Quindi come prima cosa dovrai predisporre un acquario che risponda a queste sue necessità. La temperatura ideale è quella compresa tra i 12 ed i 20 gradi ma se da una parte l'Axolotl non incorre in nessun problema a temperature più basse è assolutamente sconsigliato un clima più caldo: questo potrebbe portare all'insorgenza di pericolose patologie.

L'Axolotl necessita di acqua dura e con un pH superiore a 7: se infatti l’acqua è troppo morbida questa salamandra potrebbe perdere momentaneamente il suo colore, nulla di preoccupante ma questo può essere fonte di stress per il nostro anfibio. Per quanto riguarda i nitrati, il valore tollerato è pari a 25 milligrammi mentre i nitriti devono essere pari a 0,5 grammi per litro.

Il fondale dell’acquario va allestito con sabbia sottile, granelli più grandi potrebbero essere ingeriti causando piccole occlusioni intestinali e quindi pericolosi per il suo benessere. Indispensabile per allevare l'Axolotl sarà un filtro per acquari ed una pompa di movimento per garantire la continua ossigenazione dell'acqua. All'interno dello stesso acquario è possibile tenere più di uno di questi esemplari, l'importante sarà avere un ambiente abbastanza grande da poterli ospitare comodamente ricordando che per ogni axolotl sono necessari circa 100 litri di acqua.

Ti sconsigliamo invece di tenere nello stesso acquario queste salamandre e dei pesci. Nell'acquario degli Axolotl può essere inserita anche della vegetazione acquatica, meglio prediligere piante robuste come la Felce di Giava, il Muschio e l’Elodea insieme alle piante galleggianti che possono fare anche una leggera ombra, sicuramente gradita al tuo anfibio.

Cosa mangiano gli Axolotl?

Al di là del suo aspetto giocoso e sorridente l' Axolotl è un veloce predatore notturno. In natura si nutre di piccoli crostacei e piccoli pesci insieme a larve, insetti e uova di altri anfibi. Completamente diverso è lo scenario del nostro acquario: in cattività l'Axolotl si nutre di larve ed insetti come mosche, zanzare e lombrichi che per lui sono una vera e propria ghiottoneria.

Importanti per la sua alimentazione sono anche i tempi di somministrazione, infatti un giovane esemplare deve essere alimentato ogni giorno, invece per gli esemplari adulti sarà sufficiente somministrare i pasti due volte a settimana. L'alimentazione corretta non solo sarà fondamentale per la sua salute ma anche per la sua longevità, se alimentato correttamente un Axolotl può superare i quindici anni di vita.

Acquario per Axolotl e Benessere

Come già anticipato questa salamandra è in grado di rigenerarsi e questo lo rende un anfibio particolarmente robusto. Si hai capito bene, l' Axolotl è capace di rigenerare se stesso!

Tenere un axolotl necessita di alcune attenzioni, come tutti gli esseri viventi tenuti in casa. Bada bene a come allestire un acquario per axolotl: attento alla climatizzazione e ai valori dell' acqua.

Molto più pericoloso per la sua salute possono essere, oltre che una climatizzazione sbagliata del suo acquario e sbagliati valori di PH dell'acqua, i parassiti. Tra i più pericolosi per lui c'è l'Ergasilus Sieboldi, che può causare pericolose infiammazioni ed i Ciliati che possono invece essere causa di gravi patologie ma solo in caso di grandi infestazioni e in esemplari già deboli.

Questo anfibio va poi protetto dall'infestazione dei Mesomicetozoi: questi parassiti provocano delle vesciche sulla pelle che, una volta lacerate, non si rimarginano e gli Axolotl non sono in grado di rigenerare.

Axolotl, una storia "sacra"

Il nome Axolotl deriva dall'incontro di due parole della lingua azteca: "Atl" che significa acqua, mentre "Xolotl" che identificava solitamente il nome di una divinità. Questo nome può essere tradotto come "dio acquatico" o "mostro d'acqua". L'Axolotl è originario dei laghi del Messico ed è possibile trovare in natura esemplari di questo anfibio sia nelle acque del lago Xochimilco che nel Chalco, attorno a Città del Messico.

Si pensa che in passato fosse possibile trovare la salamandra messicana anche in altri laghi dell'altopiano, che poi a causa dei cambiamenti geografici si sono via via prosciugati, riducendo gli habitat possibili. Si ipotizza inoltre che il suo singolare aspetto, che lo rende molto diverso da tutte le altre salamandre, possa essere legato all'origine vulcanica della sua regione di appartenenza e quindi alle caratteristiche idrografiche del territorio.

Attualmente gli esemplari presenti in natura sono pochissimi e nonostante non siano ancora stati inseriti tra gli anfibi in via di estinzione è comunque necessario prestare attenzione alla loro sopravvivenza in natura. Speriamo di aver stimolato la tua curiosità riguardo il mondo degli anfibi, un mondo molto più antico e denso di mistero di quello che siamo abituati a immaginare.

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